Intervista a Chryverde

Il Dj e produttore classe ’95 Chryverde si è messo in mostra nelle scorse settimane per il suo lavoro su “MEDIOEGO”, il nuovo lavoro di Inoki. Abbiamo parlato con lui in maniera dettagliata di questo lavoro, del suo trascorso ed altro ancora.

“MEDIOEGO” é un progetto in cui Chryverde é veramente centrale. Qual é, secondo te, il pezzo in cui il tuo lavoro si é abbinato meglio a quello di Inoki?

Ciao ragazzi! Innanzitutto grazie per avermi dato questo spazio.
Parto col dire che per me ogni canzone del disco, che sia prodotta da me o meno, ha un significato sia generale che particolare, legato al processo di creazione dell’album.
Credo che la canzone più rappresentativa sia “ONESTO”. È quella più vicina al taglio che entrambi cercavamo.

Qual é il tuo miglior ricordo legato alla realizzazione di “MEDIOEGO”?

Il più bel ricordo è legato a un momento in cui iniziammo a fare i primi provini. Non c’era ancora Asian Fake e tutto il team che si è creato nel tempo.
Fabiano mi ospitò in Salento un paio di settimane e iniziammo a registrare qualcosa. Già dai primi provini credo che entrambi sentimmo che stavamo facendo la cosa giusta ed è ancor più bello vedere che tutto quel lavoro – che all’inizio era comunque un esperimento per entrambi – è stato apprezzato e sta avendo dei bellissimi riscontri dalle persone. Vedere che da quel momento (estate 2019) ogni giorno sempre più persone iniziarono a crederci insieme a noi, fino ad ora, con le persone che hanno subito ricollocato INOKI tra i migliori esponenti del genere.
È stato bello affiancarlo per tutto il percorso e crescere grazie a lui, umanamente e artisticamente, mi sento molto fortunato per questo.
Sono altrettanto sicuro che questo è solo l’inizio.

Lavorare con un rapper come Inoki é sicuramente un onore, ma anche un onere. É stato difficile convincere un veterano che questa era la giusta direzione?

In realtà è partito tutto da lui.
Nel senso che mi chiamò un giorno e mi disse che aveva voglia di fare qualcosa di nuovo.
Credo lo incuriosisse il fatto che io ero dentro una crew hip hop storica come Alien Army e allo stesso tempo producer di questa nuova wave, in più ero già stato in America a contatto con molti rapper quindi ho potuto dargli il mio punto di vista.
Io sicuramente non l’ho costretto a rappare su beat 808. Dissi semplicemente che si può avere un approccio hip hop anche su quelle cose e che in America questa cosa succedeva già. Quello che si vede da internet magari è solo la punta dell’iceberg. Ma se tu rappi su un beat e dici qualcosa che ha un senso e un messaggio non è trap. Insomma sicuramente non è il tipo di beat che determina in maniera assoluta un genere. Credo che ormai, forse grazie anche a questo album, la gente lo abbia capito anche qua.

In “WILDPIRATA” hai lavorato a 4 mani con Garelli. Come é stato?

Garelli è mio socio del progetto “LAATE Studio”, il nostro studio di registrazione, quindi é stato abbastanza naturale in quanto vedendoci quasi tutti i giorni ( e tutte le notti ) avevamo diversi beat fatti a quattro mani, ma senza nessuno scopo commerciale in realtà, tutto sempre fatto in amicizia e con la genuinità di due ragazzi appassionati di beat e musica quali siamo.
Sicuramente sentire poi il pezzo finito ci ha fomentato parecchio. Insomma Inoki che apre con la citazione a “Buste della Spesa” di Tedua e lo stesso Tedua che rifà “Non mi avrete mai” più tutte le altre citazioni che ci sono in questa canzone non sono cose che si sentono tutti i giorni. È una vittoria del rap italiano secondo noi e una doppia vittoria personale sentire tutto questo su un nostro beat.

Il pezzo con Noemi, “ISPIRAZIONE”, ha delle sonorità diverse da quelle del resto del lavoro. Il pezzo é nato dal beat?

Sembra paradossale, ma no.
Io mandai a Noemi un provino su un beat molto blando e lei ci rimandò il suo di provino.
A quel punto tolsi il beat del provino lavorai sull’acapella di entrambi.
Nessuno voleva il classico crossover rap/pop quindi andai direttamente in studio da degli amici musicisti molto forti – i Keemosabe – e con la mia “direzione artistica” costruimmo tutto il tappeto musicale.
Prima di tutto il piano. Il pezzo doveva reggere sul piano e sugli interventi di chitarra. Se togli le batterie, infatti, rimane comunque un bel pezzo di musica leggera italiana, secondo me.
Con l’aggiunta di batterie 808 siamo riusciti a dargli la spinta giusta senza far cose troppo complicate.
Ovviamente la dominante della canzone sono le strofe di Inoki e il ritornello – e lo special – di Noemi e che quindi sarebbe stato stupido provare a “strafare” anche con la base.

Come hai conosciuto Inoki? Come é nato il vostro rapporto lavorativo?

Io e Fabiano ci siamo conosciuti grazie a Dj Skizo durante uno dei progetti di Alien Army. Lavorammo per la prima volta a Londra nel 2017 dove facemmo “Goodmorning Worldwide” di Alien Army su beat mio, scratch di Skizo e strofe di Fabiano.
Da lì rimanemmo sempre più o meno in contatto nel tempo, fino appunto alla fatidica estate del 2019, quando iniziammo questa avventura dell’album.

La tua esperienza in Alien Army ti ha aiutato durante la realizzazione di questo album?

Bhe sicuramente Alien Army e Skizo in particolare sono stati i primi a farmi capire l’importanza della professionalità nel mondo artistico e credo che questa cosa sopra a tutte me la porterò dietro per sempre.

Musicalmente, quali sono stati i tuoi principali riferimenti negli ultimi anni?

Su questo sono molto bipolare.
Non sono uno di quelli che dice che ascolta tutto perché mentirei. Ci sono delle cose che non ho mai ascoltato, tipo la drum n bass o la techno.
Negli ultimi 2/3 anni direi da una parte Metro Boomin, 21Savage e tutto il rap di Atlanta e dall’altra sono un grande fan di Ennio Morricone. Nei momenti dove ho poca creatività o di pausa mi piace ascoltare le orchestre che interpretano le sue opere e i suoi concerti. Anche Hans Zimmer ovviamente mi piace molto. Quindi da una parte la musica da conservatorio dall’altra la musica di strada.
Son sempre stato tra “l’incudine e il martello” in molti momenti della mia vita e questo si rivede anche nei miei gusti musicali – lol .

Dopo “MEDIOEGO” hai altre novità pronte?

Sicuramente il lavoro con Inoki non finirà qua. Come ho già detto è un buon inizio, ma appunto un inizio non un arrivo.
Io ho voglia di fare, di parlare di esprimere le mie idee e di conoscere le persone.
Ci saranno sicuramente novità legate alla musica e ai progetti del mio studio ma per ora voglio dedicare questo tempo ad “incassare” e veder “incassare” a Fabiano l’affetto che questo lavoro ha generato perchè se lo merita.

Intervista di Matteo Pinamonte.

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