Non solo Achille Lauro, gli outfit che hanno cambiato il rap

Se avete guardato il Festival di Sanremo ieri sera non potete non aver notato il fastoso e discuso outfit di Achille Lauro, soprattutto nella seconda parte della sua esibizione. L’artista romano l’ha dimostrato, lui se ne frega veramente e va sul palco più importante dello stivale vestito con un body glitterato. Una scelta forte di marketing quanto di personalità, che farà pubblicità al rapper e farà parlare il pubblico di Achille ma che manda un messaggio positivo a chi lo vuole cogliere: siate quello che volete, non fatevi condizionare dagli altri. Se risaliamo nella storia della musica sono stati molti i cantanti che hanno fatto scelte rivoluzionarie di questo tipo, da Bowie a Mercury. Nel rap questa tradizione non è ricchissima, ma Achille vanta comunque degli illustri predecessori.

ANDRE 3000
Tra la fine dello scorso e l’inizio del nuovo millennio la scena rap americana era ancora molto poco sensibile e dominata da gangsta duri e puri, come i membri del Wu-Tang Clan, Biggie, Ice Cube, Snoop Dogg e Nas. In questo contesto vediamo emergere gli Outkast, gruppo di Atlanta che presto trasforma il suo stile dal rap di strada a rap più serio, profondo e sensibile. In particolare Andre 3000, membro del duo, inizia a compiere scelte di moda avanguardistiche e a mettere in discussione la grande mascolinità del genere che aveva dominato fino al tempo, vestendosi anche da donna. Le scelte fatte da 3 Stacks una ventina di anni fa, quando era più difficile farle, hanno aperto la strada a una nuova generazione di rapper che hanno potuto mostrare la loro sensibilità e fare scelte particolari nel loro abbigliamento.

Andre 3000

LIL B, KID CUDI E KANYE WEST
La generazione successiva, che emerse verso la fine del primo decennio del nuovo secolo, ha avuto da subito chiaro il concetto espresso anche dall’outfit di Achille Lauro: essere chi si vuole e non dare peso alle opinioni altrui. Degli esempi sono stati Lil B, che ha reso cool nell’hip hop il vestirsi con lunghi vestiti sfarzosi o con pantaloni molto stretti, Kid Cudi, che ha sempre usato veramente ogni colore per i suoi outfit, e Kanye West, la più grande icona di moda della storia del rap.

Lil B e Kanye West

YOUNG THUG E LIL UZI VERT
Arrivando, pian piano, ai nostri giorni, nell’hip hop statunitense ogni tipo di vestiario è stato sdoganato quasi totalmente, ma nonostante ciò artisti come Young Thug e Lil Uzi Vert hanno nuovamente rivoluzionato il concetto di vestiario da rapper. Se oggi, pensando ad un rapper, si pensa ad un ragazzo vestito stretto e colorato, con capi di alta moda, è grazie alle scelte dei due amici che hanno collaborato molte volte. Fu criticatissimo l’outfit di Young Thug sulla copertina del suo album del 2016 “JEFFERY”, dove vediamo il fondatore della YSL Records comparire in un vestito azzurro da donna lungo e arzigogolato. La forte mascolinità del rap, di chi deve far vedere per forza di essere il più duro, non è ancora scomparsa ma, grazie ad alcuni personaggi e ad alcuni outfit, come quello di Achille Lauro, il rap sta diventando anche un posto più vario e colorato.

La copertina di Jeffery
Lil Uzi Vert

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