Come Bowie e Elvis Presley hanno influenzato il rap

L’8 Gennaio compierebbero gli anni due dei personaggi più famosi ed influenti dello scorso secolo: David Bowie ed Elvis Presley. Entrambi hanno pubblicato moltissima musica ed hanno segnato la loro epoca grazie ad idee geniali e innovative. La musica e l’immagine di Bowie e Elvis the Pelvis hanno influenzato molto anche l’universo del rap, scopriamo come.

Bowie è stato una figura unica e inimitabile nella storia della musica. La sue scelte, avanguardiste e anti-sistema, hanno aperto la strada a molta della musica che è popolare oggi. Bowie, infatti, era abituato a mettere in discussione i cardini e le convenzioni su cui la società si basava, come fecero dopo di lui anche molti rapper. Non è un caso che, anni prima di Achille Lauro, Andre 3000, Young Thug e Lil Uzi Vert, sia stato proprio Bowie a criticare un concetto che lui riteneva “vecchio” come quello della separazione tra genere maschile e femminile, e lo fece vestendosi da donna o con capi molto colorati e appariscenti, proprio come gli esponenti della trap fanno oggi. Oltre a ciò, Bowie è stato un artista stimato moltissimo per la sua capacità di rinnovarsi continuamente ed avere diverse stagioni nella sua carriera, come dice anche Fabri Fibra nella sua “CVDM”.

Pure Elvis Presley, il King del Rock’n’roll, ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo della musica moderna e, nonostante la prematura morte avvenuta già 42 anni fa, ha ancora grandissima influenza sulla musica mondiale. È noto che Salmo si sia ispirato alla figura di Elvis, fatta di eccessi, contraddizioni e musica celestiale, per realizzare il suo acclamatissimo album “Hellvisback”. Molti rapper, da Madman a Kanye West, hanno citato Elvis per la sua popolarità e la sua capacità di dominare il palco e il pubblico, paragonandosi a lui.

Elvis, inoltre, é stato al centro di una polemica che ha coinvolto anche Eminem e Macklemore, raccontata da J.Cole nella sua “Fire Squad” e da Macklemore stesso in “White Privilege” e “White Privilege II”. Il cantante e attore del Mississippi, infatti, è stato accusato dalla comunità nera americana di aver rubato parte della loro cultura e di aver rappresentato qualcosa che non gli apparteneva. Elvis è stato insignito del titolo di “king del rock’n’roll”, anche se il rock’n’roll era una musica e una cultura nera negli anni ’50, che, ironia della sorte, fu portata al successo da un bianco. La stessa accusa fu mossa più volta a rapper bianchi come il “rap god” Eminem o Macklemore, che, secondo alcuni esponenti della comunità nera, stanno solo usando una cultura che non è loro e che non gli appartiene.

Polemiche e gusti a parte, Elvis e Bowie hanno contribuito in maniera importante alla creazione della musica contemporanea, tra cui il rap.

Articolo di Matteo Pinamonte

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