Intervista a Zin Ak Bes

Abbiamo intervistato qualche giorno fa il rapper Zin Ak Bes, uscito da poco col suo nuovo singolo Segui me in featuring con Jsn & Sensei, su produzione di Yazee. Il suono del brano ha un suono da trap d’autore e d’avanguardia.

Nelle risposte, l’artista ha risposto con molte curiosità sul pezzo, sulla sua carriera, sui suoi progetti futuri e sulla sua visione della vita e della musica, con tanti spunti per i ragazzi per poter arrivare a realizzare i propri sogni.

1. Segui me è un brano che trasmette la voglia di perseguire i propri obbiettivi a tutti i costi. Quanto è difficile non badare a chi ti scredita e alle distrazioni di tutti i giorni per realizzare al meglio un sogno?

Più sei insicuro e più è difficile, oggi che chiunque può dire la sua. Essere determinati è fondamentale, è sempre più facile seguire la corrente e non rischiare, mettersi in coda e seguire gli altri, la cosa più difficile è avere il coraggio di uscire dal sentiero più sicuro.

2. Molti ragazzi, soprattutto al giorno d’oggi, non sanno nella maniera più assoluta cosa potrebbero fare da grandi: non si prefiggono obbiettivi, nonostante abbiano tutte le carte in regola per farcela nella vita; molti altri, invece, hanno un sogno ma non sanno come realizzarlo. Che consiglio daresti a entrambi i giovani?

A volte volere tutto e subito brucia molte chance, così come troppe aspettative bruciano l’autostima. La musica e la vita sono una gara a chi rimane nel tempo, non a chi arriva prima. È tutto una corsa sulla lunga distanza, mantenere il fuoco costante è la sfida.

3. Per quanto riguarda, invece, la realizzazione dei tuoi obiettivi, c’è mai stato un momento in cui per un attimo, anche solo per un istante, avresti voluto mollare tutto? Se sì, come hai trovato lo stimolo per proseguire nel tuo percorso?

Ho cominciato dipingendo, qualche anno fa ho sostituito la vernice con la musica, dalla roba classica alla trap alla roba più sperimentale. Ora faccio anche il ghostwriter e da Yazee sto imparando come seguire la direzione artistica di altre persone. In parallelo lavoro nella ristorazione, credo che non fermarsi sia il solo modo che conosco per crescere e cambiare… fin dove posso arrivare? È questa curiosità che mi tiene attivo.

4. Se dovessi parlare con i tuoi fan a proposito della realizzazione dei propri sogni, a cosa diresti loro di stare più attenti?

Qualsiasi cosa tu faccia, che sia il lavoro, stare con la donna o la tua arte, se non ti stai divertendo hai preso la strada sbagliata: fai ciò che ti fa stare bene e fallo bene.

5. In Young pope freestyle decidi di far iniziare il brano con una citazione alla serie The young pope molto significativa e rappresentativa. Nel tuo caso, quale “buio” ti ha spinto a cercare la “luce di Dio”?

Beh, premetto che il concept di Young Pope è molto metaforico. Il dialogo iniziale ti ricorda che senza sacrifici e senza saper stare da soli, la luce che vediamo è finta… devi conoscerti. La serie di Sorrentino mostra un Papa atipico, molto umano e, di conseguenza, sporco. Le barre parlano della vita e dei vizi in cui crediamo ciecamente, è tutto un parallelismo… “è messa ad ogni angolo di strada” non parla certo dell’ostia.

6. Questa si tratta della tua prima collaborazione sia con Jsn, artista che già ha collaborato con nomi di peso come Jason Derulo e Mario Dewar Barrette, e con Sensei, un rapper che già si è fatto notare per le proprie capacità tecniche e di flow. Come è nata questa collaborazione?

In realtà con JSN ci fu già una collaborazione casuale qualche anno fa. Lo contattai tramite conoscenze comuni e da lì è nata una vera e propria amicizia. Lavoriamo spesso insieme in studio e ogni volta imparo qualcosa di nuovo da lui, è sempre stimolante lavorare con artisti così forti. Sensei, invece, era uscito un po’ di tempo fa con un progetto curato interamente da Yazee, dunque ci siamo incrociati in studio. Poi, non ricordo bene, ma ebbe un problema con l’hotel, l’ho ospitato qualche giorno qui a Milano e abbiamo scritto “Segui me”. Volevamo un ritornello forte e la scelta è stata ovvia.

7. Non è, invece, la prima collaborazione che realizzi con Yazee: ricordiamo alcune collaborazioni già avvenute con lui, come Viaggio, Choose your life e Entrée (quest’ultima, ricordiamolo, insieme a Segui me, sono i primi estratti dal tuo primo album da solista). Trattasi di un ottimo feeling tra voi due, e lo si riscontra anche nei pezzi pubblicati fino ad ora. Come è nata questa collaborazione con Yazee?

Io e Yazee andavamo nella stessa scuola media, siamo amici da vent’anni. Qualche anno fa mi sono avvicinato alla musica e lui mi ha insegnato veramente tanto. Non saprei fare quello che faccio se non fosse per lui. Essere all’altezza delle sue produzioni è una lotta continua! “Comfort zone” non è un’espressione del suo vocabolario 🙂

8. Che collaborazioni avresti intenzione di realizzare nell’immediato futuro?

Tempo fa contattai un producer di Londra ma sbagliai a digitare il nome e scrissi a un altro artista. Dal caso è nata questa collaborazione con James Choice, che ha prodotto un pezzo di cui sono orgoglioso, il tutto arrangiato da Yazee con un ritornello di JSN e featuring di uno dei più forti in Italia al momento. Tra non molto finalmente potrò farvelo sentire…

9. Come promuoverai questo brano?

Mi muoverò come independente, da artista autoprodotto col supporto del TDLAB studio che segue la direzione artistica del mio progetto.

10. Progetti per il futuro?

Quest’anno farò uscire il mio album e anche l’altro lavoro che seguo insieme a Yazee (io come ghostwriter e lui come producer e direttore artistico). Per il futuro so solo che voglio continuare a cambiare, non vedo l’ora di sperimentare e lavorare a nuovi progetti.


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