Mosè Cov feat. Young Rame: due periferie si incontrano in “Fuga per la gloria”

Esce oggi su YouTube, per Warner Music, il nuovo singolo di Mosè Cov, “Fuga per la gloria”.Si tratta del primo brano ufficiale dell’artista milanese con un featuring: ospite del pezzo, infatti, è il suo concittadino Young Rame
Mussie Tesfay, vero nome del rapper e beatmaker di origini eritree, ha scelto di collaborare con Young Rame sia per stima artistica sia per un’origine comune che li unisce: essere cresciuti in periferia. Due quartieri diversi, uno a nord e uno a sud Milano, rispettivamente Maciachini e Barona, che si incontrano e si raccontano grazie al rap. Se il testo, infatti, è pieno di immagini che descrivono la vita dei ragazzi dei palazzi popolari-metropolitani, il flow dei due artisti trasmette tutta l’urgenza di chi arriva dal basso.    
La produzione musicale è di 47Milano, collettivo con cui Mosè Cov collabora da fine 2018: un team eclettico di producer con background differenti (sempre legati alla musica black) e che si muove con disinvoltura tra hip hop ed elettronica. Il singolo dà seguito a una serie di brani, come i precedenti “Male” e “Cov”, che hanno un’impronta musicale definita che li differenzia dalle altre produzioni italiane. 
LINK YOUTUBE https://youtu.be/JGbWmeNIUss—-LINK SPOTIFYhttps://spoti.fi/2PNZx3r

BIOGRAFIA

Mosè COV, nome d’arte di Mussie Tesfay, è un rapper e beatmaker della periferia nord di Milano e di origini eritree. Cresciuto nelle case popolari del quartiere Maciachini, si forma nella sua crew di origine, COV, vivendo l’hip hop a contatto anche con artisti di generazioni precedenti la sua. Testi potenti e sonorità originali fanno di lui una delle nuove realtà del rap italiano, capace di assumere uno stile contemporaneo anche grazie a produzioni musicali accurate e originali. Mosè Cov disegna le rime e le fa diventare delle fotografie. La vita del quartiere dove è cresciuto è un tema ricorrente nei suoi testi: ai palazzoni e, soprattutto alla gente che li abita, deve molto per la sua formazione, anche se con l’arte cerca un’evasione, quanto meno mentale.

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