Freddie Gibbs e Madlib alla Antetokounmpo: recensione di "Bandana"

“The 2019 NBA MVP goes to Giannis Antetokounmpo”. Con queste parole Adam Silver ha recentemente consegnato il premio di miglior giocatore NBA a “The Greek Freak”, ala dei Bucks. Se Antetokounmpo è ciò che è adesso però, è grazie a un percorso, che si può paragonare a quello di Freddie Gibbs & Madlib, che hanno rilasciato venerdì il loro atteso album “Bandana”. Nel disco i due hanno inserito “Giannis”, un brano ispirato proprio dal giocatore di basket che potete ascoltare nella nostra playlist di Spotify “RAP BALLERS NBA”.

Ciò che emerge nell’album è un Madlib da MVP, che conferma gli eccellenti livelli toccati con l’altro album del duo: “Piñata”. Freddie Gibbs, più che al Giannis del 2019, si potrebbe paragonare al Giannis del 2017, quando il greco vinse il Most Improved Player dell’NBA, un premio che va al giocatore più migliorato. Se in “Piñata” Freddie Gibbs è stato trascinato dalle incantevoli produzioni di Madlib, in “Bandana” il rapper dimostra degli enormi miglioramenti in tutti i tratti del suo stile e racconta la strada come non aveva mai fatto. Come è stato per Giannis, anche per la coppia l’esperienza ha aiutato. Se, infatti, per Piñata i due avevano lavorato a distanza, per lavorare a Bandana hanno unito le forze e sono stati in studio fianco a fianco. Il risultato di ciò è un progetto più unitario, che ha permesso a Freddie di creare un vero percorso grazie alle esperienze che racconta.

L’album è uno spaccato freddo e malinconico del mondo di strada e della piccola criminalità, che Freddie Gibbs racconta in prima persona, in molte sue sfumature. Tuttavia, l’album non si ferma a questo ed ha, qua e là, spazi in cui emergono messaggi sociali molto chiari o lati più emotivi dell’artista. A livello tecnico Freddie Gibbs dimostra grandi capacità, così come gli ospiti del disco, che non hanno deluso e, anzi, aumentano il valore di “Bandana”. È il caso soprattutto di Pusha T e Black Thought, due rapper storici che hanno saputo tirare fuori il meglio da loro stessi anche in questa occasione.

Le produzioni senza tempo di Madlib sono di altissimo livello e danno un grande apporto al disco. Il produttore, considerato tra i migliori produttori di sempre nell’ambito hip hop, si è staccato da uno stile particolare e varia i suoni e i campionamenti molto spesso, creando un effetto affine al jazz.

L’impressione generale data da Bandana è quella di un album che trasmette, tramite suoni e parole, tutto ciò che vuole esprimere. Un album disinteressato a logiche di mercato, realizzato per rimanere nel cuore dei fan per più di una breve stagione.

Recensione di Matteo Pinamonte

Tags:

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *