Dargen D'Amico, un creativo nel rap italiano

Era il 2008 quando Myspace era una piattaforma social per musicisti , nemmeno troppo affollata. Girovagando ci si chiedeva del gruppo Sacre Scuole , che fine potesse aver fatto il Corvo D’Argento , noto per le sue metriche ancora oggi irripetibili in “Tempo critico ” o altri episodi del disco di questo gruppo milanese che aveva giocato forse troppo d’anticipo. Ricordo abbastanza nitido è che sul suo myspace c’era una canzone dal titolo “Zucchero Luminoso ” , una chitarra dolcissima e il racconto di un ragazzo che sogna di aprire un bar e si imbatte nella burocrazia del caso che lo impedisce. Cercando scoprii che nel 2006 aveva pubblicato “Musica senza musicisti ” un disco molto particolare , a tratti confusionario forse, ma assolutamente originale e unico : in brani come “Commo una troia ” o “variazioni sul tema via lessona ” dove Jd si impersonifica in piu’ personaggi del quartiere su una musica che cambia a seconda del personagio della quale parla. Oppure in “Non la 1 ma la 2 ” coi 2fingerz, si nota , ripensando alle uscite del 2006, un lavoro che si diversifica totalmente da qualsiasi cosa lo circonda e un lavoro a mio avviso coraggioso , in quanto , rifare quello che faceva con le sacre scuole avrebbe sicuramente giovato di piu’ all’artista, tenersi su una linea piu’ dritta e proprio su questo batterò il chiodo oggi : cosa diversifica un rapper da un artista ,a mio avviso : è l’imprevedibilità . Nel 2008 , a scatola chiusa , ordinai Di Vizi Di Forma Virtu’ : il primo vero disco di cantautorap italiano . Il cantautore è quella figura che compone e scrive le sue canzoni . In questi tempi si parla di cantautori nel rap a seconda degli argomenti trattati e non è del tutto giusto etimologicamente. Dargen produce le musiche dei suoi lavori, ovviamente non tutte ma buona parte . In Di Vizi di forma virtu’ troviamo brani manifesto di un nuovo utilizzo di questo linguaggio : “Lasciami a piedi nel tacco dello stivale, spacco naturale e vertigine. Tieniti stivale tacco spacco vertiginoso e vita infinita , sono un poeta , la mia morte sarà l’origine ” in “Anche se dite no ” oppure ” Ti amano se rimani immerso in apnea, submarino l’immenso rimane solo un’idea. Se non abbandoni il rap bidimensionale col peso delle collane che tieni a livello del mare ” nel capolavoro “Come l’Italia e San Marino ” che già dal titolo dice tutto. Poco dopo fu attivissimo collaboratore dei Twofingerz , un duo che ancora oggi non ci si spiega come non abbia avuto il successo di altri gruppi che , dopo , hanno fatto quella cosa che è stata definita “indie rap “. Per assurdo , è solo un fatto di tempismo. Ci vuole tempo per capire certe cose e in certi casi qui c’è l’anticipo ma anche una qualità superiore e decisamente meno pacchiana e alla ricerca di meme. Torniamo a JD , comunque . Nel 2010 altro doppio lavoro , dal titolo D’ , diviso in due parti con canzoni piu ‘ conosciute “Malpensandoti ” e “Odio volare ” oppure le meno gettonate ma clamorose “Anche se il mondo ha ” e “briciole colorate ” : ” Infatti io passo il giorno sul pc a giustificare a sinistra come dopo Moro. Ma poi il mio capo dice Nah! La voglio così. Col centro giustificato sempre come dopo Moro. ” Per la serie imprevedibilità , Dargen non si è mai risparmiato di esserlo : in quanto l’arte non è matematica e la sua discografia è una discografia importante per la musica Italiana senza esagerazioni , perchè rende attuale la musica d’autore e la rinnova, cambiandone il linguaggio dal canto al rap e conservandone quella italianità nella poetica .

La nostra storia musicale è diversa da quella americana. Nel 2012 , la pubblicazione di 18 minuti “Nostalgia Istantanea ” un brano che fatico a capire come si possa scrivere , enorme nel tutto : “Salto un pranzo e prendo un prete per il collo. Padre vorrei vedervi morto , padre come potete non vedere , l’amore che si fa nei bagni di un treno ? La mia verosimiglianza con dio è la coscienza nel codice di ognuno . Ma la perdono se benedice il rosso e ci siamo chiariti fino all’ultimo sorso” poco dopo pubblica Vivere aiuta a non morire , che contiene brani come Bocciofili ma anche “Il corriere in controsenso ” , portane di pazienza caro Jacopo , un giorno l’altro andrai in pari. Piu’ recenti e intimi sono “D’Io ” contenente “essre non è da me ” oppure “Modigliani ” , forse il brano ad oggi piu’ definitivo di un possibile Cantautorap : dalle musiche all’interpretazione dello stesso. “Variazioni ” con la bravissima Isabella Turso al piano che semplificandone le musiche e rendendole piu’ accessibili ha fatto rivivere molti dei brani dei dischi precedenti di Dargen che anche lì ci ha regalato qualche inedito come “Il ritornello ” : “Che anche se non capisci le parole è così bello, il cosidetto analfabetismo da ritorello ” . L’ultimo disco ONDAGRANDA , con Emiliano Pepe , da sempre collaboratore di Dargen e voce talentuosa , lo sto ancora studiando per capire cosa ci aspetterà . Passata la mia infatuazione per Dargen , che le mie ex possono testimoniare e hanno vissuto con gelosia , ormai vicino ai 30, dovrei piantarla con le rime però , per ora, ho piantato solo le candeline. (Cit.)

Di Alfre D

Tags:

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *