Rayan&Intifaya sono tronati in scena con un nuovo progetto e noi di Rapadvisor abbiamo deciso di fare loro alcune domande.

Ciao ragazzi, benvenuti su Rapadvisor, è da poco uscito il mixtape “2 VS ALL (Luce)” e, leggendo la tracklist, salta subito all’occhio un messaggio… come siete arrivati a questa scelta di mettere le tracce in questo ordine così particolare? Mi raccontate un po’ come è successo?
Abbiamo preso tracce di due o tre anni fa quindi non ti nascondiamo che questo mixtape era nato all’inizio per dare ai fan delle canzoni un po’ più vecchie, poi si è tirata l’attenzione su di noi e abbiamo voluto rivisitare un minimo il mixtape inserendo delle tracce più nuove. Nel momento in cui abbiamo iniziato a inserirle, abbiamo rivoluzionato anche la tracklist. Una notte, mentre la leggevamo, abbiamo messo le tracce una dopo l’altra, con un ordine in base al sound, come stava bene secondo noi. Abbiamo provato a leggerla tutta di seguito ed abbiamo aggiunto delle piccole congiunzioni per creare una frase. È stata più un’intuizione nostra che una cosa premeditata.
Una cosa anche che ho notato in questo lavoro è, più degli altri sicuramente, avete messo tanto in evidenza il vostro legame come fratelli, rispetto ad altri mixtape o altri album in cui trattavate altri temi nei testi, ho notato che avete enfatizzato tanto questo vostro legame e volevo appunto chiedervi se nella vostra testa avete messo in conto che un domani questa cosa potrebbe prendere strade diverse …
Le nostre strade si sono incontrate per tanti motivi, ora siamo arrivati a una consapevolezza artistica dove abbiamo capito che insieme ci valorizziamo di più ed è come se fosse un’arma, come se grazie a questo sia nato qualcosa di ancora più grande. Noi, oltre a essere fratelli, viviamo sotto lo stesso tetto e viviamo insieme anche tutte le esperienze, da quelle belle a quelle brutte, qualsiasi tipo di esperienza l’abbiamo condivisa e quindi siamo arrivati anche a un periodo della nostra vita dove volevamo concretizzare questo legame. “2 VS ALL (Luce)”, infatti, non vuole dire che siamo contro tutti, ma che eravamo solo noi due, nasce quindi come una celebrazione della nostra unione e di aver vissuto tutte le situazioni uno al fianco dell’altro, noi da soli già siamo una realtà e si vuole comunque dire che insieme ce la possiamo fare.
Ascoltando il mixtape si percepisce che voi siete legati alle vostre origini e avete scelto di introdurre una voce femminile per enfatizzare questo aspetto della vostra personalità. Anche qui, come avete pensato che potesse essere un valore aggiunto per il vostro progetto una volta terminato?
Anche questa cosa è nata veramente molto in maniera spontanea. Noi abbiamo una cugina, Marianne, che vive in America, ma è nata e cresciuta in Palestina. Siamo davvero come fratelli, siamo cresciuti insieme e abbiamo vissuto tantissime esperienze. Una volta è venuta a trovarci a Padova, lei comunque è una cantante, ha sempre fatto musica ed esibizioni live, c’è anche un video su YouTube nel quale canta con un’orchestra araba, e l’abbiamo portata in studio perché era curiosa di vedere il nostro processo creativo e sentire i nostri brani. Così dal nulla abbiamo creato una canzone. Marianne ha aggiunto otto barre in arabo. Nel testo parla di amore, le vibes della canzone si sposavano troppo bene con la sua linea melodica e mettere un familiare all’interno di un nostro lavoro è stato molto bello.
Un’altra domanda sul processo creativo di questo mixtape, visto che sono presenti tanti produttori che avete riunito, avete scartato tanti provini ? è stato difficile trovare una direzione unica a questo progetto.
Un giorno ci siamo detti: becchiamoci con chiunque ci piaccia musicalmente, con chiunque sia disponibile. Noi facciamo musica quasi tutti i giorni della nostra vita, la creiamo in diretta con un producer e poi uniamo diversi sound insieme. Per questo mixtape, abbiamo preso canzoni di due o tre anni fa, o che avevamo già spoilerato ai fan e quindi questa era l’idea iniziale del mixtape, poi abbiamo rinnovato e potenziato il progetto mettendo anche roba più nuova, cercando di matcharla con il sound che avevano le canzoni più vecchie e quindi è uscito tutto abbastanza spontaneo. Avevamo tanti provini pronti e abbiamo cercato di seguire un po’ l’onda, mettendo anche roba più nuova: abbiamo fatto un po’ una selezione ed è uscito questo mixtape. Tra i vari beatmaker c’è stato un ragazzo che ha dato un po’ la direzione del sound perché avevamo, come hai detto tu, tanti beat di tanti produttori durante diversi periodi quindi c’erano anche delle basi di 2-3 anni fa che secondo noi avevano bisogno di una rinfrescata e quindi abbiamo dato tutto il progetto in mano a MP, giovane producer di Padova con cui lavoriamo costantemente.
A livello di immaginario parte tutto dalla vostra testa o avete un team dietro che vi dà delle idee o è tutto frutto del vostro stile, di quello che volete trasmettere?
Allora, ti possiamo dire che noi ci occupiamo di tutta la direzione artistica, da quello che scriviamo, agli stessi video e anche le location. Siamo dentro il progetto a 360 gradi.
La canzone che spicca è senza dubbio “Essere umano”, potete raccontare un po’ il concept e se avevate capito che questa poteva essere la traccia più apprezzata del mixtape.
Sì, perché esprime al meglio quello che vogliamo trasmettere ai nostri fan. Siamo in un periodo storico in cui c’è tanto odio nell’aria e questa canzone è un rifugio per chi sta scappando dai problemi, ma allo stesso tempo un punto di partenza per guardarsi dentro ed affrontarli. Oggi, dove tutto è piatto, abbiamo cercato di fare una canzone che potesse davvero lasciare qualcosa. Secondo noi quello che manca è smuovere un po’ le coscienze e parlare anche di cose importanti, che sia una denuncia sociale, che sia parlare di una condizione che può avere un ragazzo. Attraverso la nostra musica, vogliamo aiutare le persone e smuovere qualcosa in loro.
Ora che è uscito questo mixtape e siete tornati a fare musica da artisti indipendenti avete in programma qualcos’altro per il futuro ? Potete farci uno spoiler?
In questo mixtape sono stati valorizzati contenuti positivi che mirano a toccare tasti sensibili dei ragazzi e delle ragazze che ascoltano la nostra musica, cercando di smuovere qualcosa nelle loro coscienze.
Non è da escludere che il prossimo progetto abbia una direzione opposta sul sound, affrontando magari anche tematiche più oscure.
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