Intervista a Gio Fog

Il rapper veneto Gio Fog ha pubblicato da poco il suo nuovo singolo, “667”, che ci ha dato degli spunti per fare una chiacchierata con lui.

Ciao Giovanni e benvenuto su Rapadvisor

È da poco uscito il tuo nuovo singolo “667”, da quanto tempo ci stavi lavorando ?
Ho iniziato a lavorare a 667 poco dopo l’uscita del disco Pressure, quando il main producer dell’album Azukori mi ha fatto sentire qualche altra strumentale. È stato fluido e naturale il processo di uscita di questa bonus track.

Come ti sei avvicinato alla scrittura e quanto tempo fa hai iniziato a fare rap ?
Mi sono avvicinato alla scrittura quando mi sono inoltrato nella conoscenza del rap italiano. Ero ragazzino e crescendo è diventato un bisogno ed un modo di esprimersi, anche se solo più tardi, nel 2019 circa, inizio realmente a cimentarmi nel rap.

Quali sono le influenze musicali che ti hanno portato a scegliere un sound classico? Raccontaci un po’ del tuo background…
Il sound dell’hip hop classico è quello che per più tempo mi ha accompagnato senza mai lasciarmi.
Il suono e la concezione del rap negli anni 90, nonostante non abbia vissuto il periodo in prima persona, credo siano quelli che più mi appartengono. Sono cresciuto ascoltando artisti italiani quanto americani.

Anche il beat viaggia su un binario diverso rispetto a quello che viene proposto dal mercato attuale. Come hai conosciuto Azukori ?
Ho conosciuto Azukori tramite Egreen, con il quale ho collaborato in una traccia dell’album. Ci siamo beccati a Milano dopo aver ascoltato una sua lista di beat. Il fatto di avere avuto un (quasi) main producer ha dato al disco un ulteriore filo conduttore.

I tuoi testi sono molto riflessivi … ci sono stati alcuni episodi in particolare che ti hanno spinto poi a trasformare questo tuo viaggio personale in musica?
Come dicevo la scrittura è un bisogno e la musica è il suo soddisfacimento. Ogni episodio di vita porta con sé dei frutti e lo sfogo di quello che vivo e quello che vedo è il riflesso di quello che dico nei pezzi. Non comunico molto al di fuori della musica per questo è il mio modo di comunicare e raccontare.

L’anno scorso hai anche pubblicato un album dal titolo “Pressure”, sei stato soddisfatto del risultato finale ?
Sono soddisfatto di essermi tolto un sassolino dalla scarpa. Sono contento di aver avuto l’opportunità giusta nel 2023 per creare questo album, figlio anche di anni passati “sotto pressione” senza pubblicare nulla.

Intervista di Valeria Giudicotti.

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Tags: gio fog

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