Luche contro Salmo: facciamo chiarezza

La notizia più chiacchierata del momento riguardante il rap italiano è lo scontro tra Luche e Salmo. I due rapper hanno intrattenuto il pubblico con un bel botta e risposta su Instagram, creando spunti di riflessione molto interessanti e altri poco chiari. La situazione, ad adesso, è ambigua ed entrambi hanno allo stesso tempo sia torto che ragione. Fare chiarezza è necessario per capire quali sono le cose che il pubblico deve capire da questo conflitto e quali invece sono semplicemente insulti con poco fondamento.

Il primo argomento che Luche ha citato è la mancanza di cultura street e in generale di cultura black in Italia. Chiaramente il rapper napoletano sostiene una tesi palese, infatti nel nostro paese il rap e in generale la cultura black, comprensiva di altri generi come Blues e R&B, sono sempre stati visti di cattivo occhio dai media e poco conosciuti dalle persone comuni. Questi ostacoli non li ha avuti invece un genere come il Rock, che si è diffuso facilmente anche in Italia, con l’aiuto di Tv e radio. Luche, sostenendo questo, voleva sottolineare tutti gli sforzi fatti da un artista che, come lui, è stato sempre fedele alla cultura hip hop. Il rapper napoletano, infatti, è attivo dalla fine degli anni ’90 e vanta una discografia strabiliante che si divide in due: la prima parte con lo storico gruppo Co’ Sang, la seconda da solista. Anche la carriera di Salmo è molto lunga e rispettabile ma, al contrario del collega, il rapper sardo ha avuto esperienze in gruppi non solo rap e ha contaminato il suo suono e il suo immaginario con molti suoni e status symbol di rock e punk. Ovviamente ciò non è un punto a sfavore di Salmo, infatti l’hip hop è un genere che, per sua natura, è apertissimo alle contaminazioni.

Il secondo punto su cui Salmo e Luche hanno dibattuto sono state le esibizioni live. Salmo è un rapper molto scenico che, anche per il tipo di musica che crea, riesce a tirare fuori il meglio sul palco. La forza di Salmo in live è una voce molto potente e il fatto di servirsi spesso di band che riescono a dare una diversa atmosfera alla situazione, accompagnando l’artista e suonando gli strumenti sul palco con lui. Luche, i cui live sono comunque di alto livello, è un rapper più classico che preferisce semplicemente avere la base su cui rappare. Servendosi dei suoi testi sempre molto profondi il rapper partenopeo riesce a far emozionare facilmente i fan presenti ai suoi concerti.

I due si sono anche dati battaglia sui riconoscimenti. Salmo ha avuto storicamente più successo dell’ex membro dei Co’ Sang, anche se il successo non rende un rapper migliore di un altro. D’altro lato, però, Salmo non è un liricista scarso come Luche lo dipinge e, anzi, sa usare bene la sua penna. Detto questo Luche rimane un liricista meno superficiale e più emozionante di Salmo, anche se l’artista sardo sa valorizzare la sua musica in altri modi. Uno di questi, per esempio, è il marketing, di cui Salmo è un campione in Italia.

Lo scontro è molto difficile da giudicare, entrambi, infatti, sono rapper che godono della stima del pubblico e di una grande visione artistica. Il loro valore, sia in studio che dal vivo, non può essere messo in discussione, così come l’importanza che hanno avuto negli ultimi 15 anni per la cultura hip hop nella penisola. Ciò che ci si può augurare è che questo battibecco sia uno stimolo per portare entrambi a migliorare ancora la qualità della loro musica.

Articolo di Matteo Pinamonte
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