L'importanza di Real Talk

“Real Talk feat. L’Elfo” è l’ultimo episodio pubblicato di Real Talk. Anche in questa occasione Bosca e Kuma hanno portato un rapper più che valido, ovvero L’Elfo (il primo che dal format Street passa a quello in Studio) che su tre diverse produzioni è riuscito a fare del rap veramente di alto livello.

Dopo aver visto questa puntata ho realmente capito l’importanza del progetto, ideato da Khaled e Bosca, condotto da quest’ultimo e Kuma. Real Talk nasce nel Red Carpet Studio di Brescia, con la regia dello show curata da Another Production

Il format è semplice: un rapper in studio, tre produzioni sconosciute, e tre strofe inedite, in freestyle o di suoi precedenti testi. Una bella peculiarità di Real Talk sono i vari artisti che vengono chiamati, diversi e variegati fra loro, chi già affermato o chi sulla rampa di lancio.
Questo già nel 2016 con la prima stagione, dove possiamo trovare (per citarne alcuni) Lazza, Dani Faiv, Vegas Jones e Axos che stavano muovendo ancora i loro primi passi, oppure altri come Egreen e Nerone già presenti solidamente nella scena.
La scelta dei rapper non è casuale, la selezione avviene in base alla bravura dimostrata durante le proprire carriere, e non importa se brevi o lunghe, cosa conta è quello che son riusciti a crearsi con tecnica e contenuti.

Un’altra nota rilevante è la stessa importanza che gli artisti rivolgono al progetto, tutti quelli che hanno accettato la sfida del microfono di Real Talk hanno dato il meglio di sè, infatti per alcuni è stato un vero e proprio accendersi i riflettori sotto i piedi per mostrarsi al grande pubblico. Un esempio recente può essere quello con Il Tre esploso sopratutto dopo la sua puntata.
Gli ascoltatori più attenti avranno certamente notato come gli mc vengono valorizzati facendo emergere i loro aspetti più nascosti in quanto tutti gli artisti sono spronati a portare in studio qualcosa di diverso dal solito, come il fatto che chi ha sempre usato l’autotune a Real Talk non ne ha mai fatto uso.

Ovviamente non si può non parlare del team che c’è dietro, unito e compatto, che aiuta a rendere ogni puntata di qualità alzando sempre di più l’asticella ogni nuova stagione.
Infine i due conduttori, Kuma e Bosca, inseparibili “come una macchina a due ruote, come un Beep-Beep che non corre più perché non ha ma avuto il suo Coyote”, si completano a vicenda, Bosca è la parte calma con una cultura e gavetta musicale importante, Kuma che ha sempre avuto una grande passione per questo genere è la parte esplosiva, uniti insieme per creare un intrattenimento completo durante tutta la puntata.

Articolo di Gabriele Coppola – https://www.instagram.com/quellocheconsiglio/?hl=it

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