Intervista a Gutter, alla scoperta di Gutter Mixtape

Il collettivo Gutter ha pubblicato poco fa “Gutter Mixtape”, un mixtape di gruppo molto interessante, che vede coinvolti molti rapper e molti produttori, che alternano stili e toni nell’arco di tutto l’imprevedibile progetto. Per l’occasione, abbiamo fatto loro qualche domanda.

  • Quello che colpisce subito di “Gutter Mixtape” è la sua varietà di interpreti e stili. In che modo avete trovato questo equilibrio tra tutti voi?

Il “Gutter Mixtape” altro non è che la realizzazione dell’idea primordiale da cui l’etichetta Gutter è nata. Mi spiego. Gutter è nata così, dall’unione di varie menti, personalità e stili. Da una metaforica stretta di mano comune sotto un’unica bandiera. Conosciamo bene i punti di forza dei nostri artisti e non è stato difficile trovare una maniera equilibrata per incastrarli all’interno del tape.  Sono stati poi contattati tutti gli artisti che nonostante non facciano effettivamente parte del roster dell’etichetta sarebbe riduttivo definire “compagni di mille battaglie” per la quantità di progetti svolti all’unisono, chiedendo loro se avessero voglia di partecipare in questa nuova avventura. Inutile descrivere la fotta che si è venuta immediatamente a creare con tutti e quanto sia stato importante anche il loro apporto nella realizzazione del mixtape.

  • Supergruppi con una formazione simile alla vostra, come l’Odd Future e il Wu Tang, hanno avuto rispettivamente Tyler, the Creator e RZA a guidarli artisticamente e a indirizzare la loro identità. La parola di qualcuno ha maggior influenza sulle scelte del gruppo o vi ritenete alla pari?

Il nostro lavoro pone le sue radici nel confronto. Avere un collettivo di persone che gestiscono il lavoro e si esprimono in maniera multiforme può sembrare una montagna impossibile da scalare ma questo accade solo se non si comprende come impostare e sviluppare le unicità di tutti al fine di cercare di renderle utili all’intero gruppo. Per questo cerchiamo il più possibile di ricevere feedback da tutte le persone interessate nei vari lavori. Per questo mixtape, rispondendo alla tua domanda, la decisione finale è spettata ad Antar Faysal e Amerigo Benedettelli, i due produttori artistici ed esecutivi del progetto, che hanno ascoltato tutte le campane e capito quale fosse la maniera più idonea a procedere.

  • Gutter Mixtape è stato raccontato come l’unione di diversi fiumi, diversi stili. Quale pezzo del disco preferite?

Ognuno di noi ha il suo brano preferito, che rappresenta un po’ la sua visione artistica e stilistica.

Al pubblico sta piacendo molto Tropical di Roberto Jolle a quanto ci dicono i colleghi che gestiscono i rapporti degli streaming service e ti possiamo dire che per esempio questo è un risultato che ci aspettavano dato che tutte le persone che lo ascoltavano in anteprima ci chiedevano di mandargli il master per poterselo sentire prima dell’uscita del mixtape. Per farti un altro esempio a noi è sempre piaciuta tantissimo Trilly, di Was’abi, Gabriele, Il Guapo e Roberto Jolle, prodotta da Was’abi e siamo contentissimi di una risposta così positiva dagli ascoltatori. Alla fine è un mixtape a cui abbiamo lavorato tanto  quindi abbiamo un legame affettivo un po’ con tutti i brani, non ci costringere a scegliere il figlio preferito dai!

  • Nel futuro della vostra etichetta ci sono in costruzione nuovi progetti di gruppo o state lavorando a qualcosa di solista dei singoli membri?

Sicuramente progetti solisti.

Dopo il capitolo mixtape è naturale secondo noi che si passi ad una fase più individuale all’interno della quale gli ascoltatori potranno conoscere meglio le menti e le visioni artistiche di tutti i membri dell’etichetta che hanno attirato la loro curiosità. Peró uno dei punti di forza del nostro roster è quello come dicevamo di riuscire a convogliare tutti gli affluenti in un unico fiume, perciò ai nostri artisti riesce molto naturalmente riuscire ad invitare i propri colleghi/amici nei loro progetti…

Non vogliamo spoilerare nulla ma aspettatevi di tutto!

  • Con gutter nell’hip hop si intende anche un contesto svantaggiato. In Gutter Mixtape è molto presente la narrativa di strada, nonostante gli artisti si alternino al microfono. Avere origini simili vi rende più uniti?

Avere un background simile crea sicuramente una connessione istantanea che facilita la comprensione e l’empatia quando si è in studio. Non direi, peró, che sia l’origine simile a renderci così uniti bensì la voglia di creare qualcosa tutti assieme, di mettere sul piatto del panorama musicale italiano le nostre idee e i nostri suoni. Eravamo dei ragazzi con sogni e passioni, ora siamo ragazzi con progetti e un lavoro. In più si stanno aggiungendo sempre più persone nel progetto che stanno dimostrando da subito di avere una voglia pazzesca di spaccare tutto, entrando così subito in sintonia con gli altri. A volte basta ripensare a dove eravamo due anni fa quando abbiamo cominciato tutto questo per percepire un senso di compattezza e responsabilità sufficiente ad ambire a completare la scalata. Potrà sembrare una strada lunga ma siamo intenzionati a percorrerla fino in fondo!

Intervista di Matteo Pinamonte.

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