Pop Smoke: chi era il rapper scomparso?

In un momento come questo, quando un ragazzo di quasi 21 anni scompare in modo violento, la tristezza è tanta, ma è giusto rivivere una volta per tutte il personaggio di Pop Smoke. Il rapper scomparso ieri era, a mio avviso, uno dei migliori intrattenitori emergenti e già un peso massimo nell’ambiente di New York, una speranza di nuova grandezza per la scena della Mecca del rap, che poco ha entusiasmato ultimamente.

Pop Smoke ha iniziato a rappare attorno al 2018, inserendosi alla perfezione nel movimento del nascente drill newyorkese. L’artista ha anche spiegato che il suo nome d’arte è nato dall’unione di “Papa”, soprannome che gli fu dato dalla nonna, e “Smoke oh guap”, il suo soprannome in strada.

Dall’unione di queste due cose, la tradizione e la strada, nasce l’intero personaggio di Pop Smoke, uno dei più interessanti del momento. Su di lui si sono sprecati molti paragoni: Freddie Gibbs ha paragonato il giovane compianto a 50 Cent nel momento in cui si guadagnò la fama, per quella tipica attitudine da gangsta di New York e quella grande grinta nelle rime. Molti altri hanno paragonato la sua aggressività e i suoi banger a quelli di DMX e, ascoltando i due artisti, l’accostamento non può che venire naturale.

Anche se Pop Smoke portò alcuni tratti di artisti leggendari del passato, il suo stile era comunque innovativo e concentrato sul futuro. Il movimento di cui presto diventò un leader, la drill di Brooklyn, è qualcosa di nato recentemente e ancora in definizione. Il rapper arrivò alla fama grazie alla sua saga di mixtape “Meet the Whoo”, di cui uscì il secondo capitolo proprio la scorsa settimana. “Dior” e “Welcome to the party” furono i suoi due singoli, estratti da “Meet the Whoo 1”, che attirarono l’attenzione della scena e del pubblico e che lo portarono a collaborare con top players del rap game come Nicki Minaj, Skepta, Quavo e A Boogie wit tha Hoodie di lì a poco. Un altro step importante per la sua carriera fu partecipare a “JACKBOYS”, disco di Travis Scott e dei Jackboys che si piazzò primo in classifica alla prima settimana. Nella traccia in cui comparve, “GATTI”, Pop Smoke fa coppia proprio con il rapper texano per una fusione di stili molto ben riuscita.

Per quanto ci addolori la notizia della sua morte, per ricordare Pop Smoke come lui avrebbe voluto, non possiamo fare altro che continuare a divertirci e gasarci grazie alla sua musica.

Articolo di Matteo Pinamonte

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