6ix9ine ha snitchato

Quasi di soppiatto è arrivato il giorno della verità. Il giorno in cui si apre il processo di quel rapper che per metà anno ha dominato classifiche e social, stando al centro di mille discorsi e dibattiti, per poi sparire nel silenzio di una fredda prigione. Le strade aspettavano questo giorno per capire se Daniel Hernandez, aka 6ix9ine, fosse uno che davvero appartiene alla strada o solo un’infame che parla per convenienza.

L’udienza si apre, il giudice interroga 6ix9ine, iniziando con domande basilari. L’artista, intanto, confessa di star collaborando con gli agenti dalla sua incarcerazione… non è un buon inizio. Hernandez parla, parla e parla. Dice di essere stato un membro della Nine Trey Gang, una gang di Brooklyn affiliata ai blood, poi indica al giudice gli ex compagni di gang presenti in aula e fa i nomi. 6ix9ine parla soprattutto di Seiko Billy e Kifano Jordan (conosciuto come Shotti), i suoi manager.

L’artista spiega al giudice la struttura piramidale che c’era all’interno della Nine Trey, nel farlo rivela i ruoli di ognuno dei membri presenti e fa i nomi dei non presenti. La situazione diventa sempre più tesa, 6ix9ine parla dell’iniziazione. Stando alla sua versione, come rito di iniziazione della Nine Trey bisognava sparare a qualcuno o tagliare la faccia di qualcuno ma lui non l’ha mai fatto perché portava diversi soldi all’organizzazione e lavorava molto duramente per loro.

Piano piano la situazione si rilassa, 6ix9ine mostra le strette di mano e i saluti tipici della sua gang e vengono mostrati alcuni suoi video e ascoltate alcune sue canzoni. Stando a ciò che Hernandez ha detto, una delle sue mansioni era proprio quella di creare pezzi di successo per aumentare la ricchezza della Nine Trey.

6ix9ine é stato interrogato anche sulla sua disputa con Trippie Redd e ha affermato che anche Trippie Redd è membro di una blood gang. Parlando del suo rapporto anche discografico con il giovane rapper, 6ix9ine ha detto che la gelosia ha determinato la loro separazione e che in un occasione 6ix9ine e la sua gang attaccarono personalmente Trippie Redd ed il suo manager in un hotel a New York, tendendogli una trappola raccontata in ogni minimo dettaglio. In quell’occasione il manager di 6ix9ine avrebbe personalmente colpito Trippie Redd in faccia ripetute volte. Il rapper di hit come “FEFE” ha anche detto che anche il collega Casanova è un membro di un’altra gang di bloods di New York.

6ix9ine ha anche ammesso di aver commissionato personalmente la sparatoria da cui il rapper rivale Chief Keef è uscito illeso lo scorso anno.

La scena rap è rimasta scioccata dal poco ritegno del rapper di origini messicane, che ha fatto la spia e messo nei guai la sua gente. 6ix9ine ha rotto il codice e facendolo ci ha permesso di capire davvero come sia difficile fare parte di una gang criminale come la Nine Trey e quanto sia subdolo e oscuro il mondo delle gang statunitensi.

Articolo di Matteo Pinamonte https://www.instagram.com/pinuch23/

Tags:

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *