Kaos One: recensione di “Chiodi”

“Chiodi” è il titolo del sesto album da solista di Kaos One, pubblicato il 14 Giugno 2022 dalla K-Age. Con oltre trent’anni di carriera sulla spalle in cui ha accompagnato il rap italiano dai suoi esordi ad oggi e dopo sette anni dall’uscita di “Coup de grace”, torna a far respirare aria underground di un certo spessore.

È un album caratterizzato dalla presenza di argomenti maturi che ci consentono di ripercorrere tutto il suo cammino: la denuncia di un mondo distopico, il disfattismo costruttivo e il rapporto conflittuale con la scrittura sono accompagnati dal solito timbro ruvido, quel tono rauco e crepuscolare capace di scalfire il cuore dell’ascoltatore guidandolo all’interno di un profondo percorso introspettivo.

Probabilmente giunta al giro di boa, la penna del Dottor K latita all’interno di una ripresa costante di vecchie rime e una dicotomia di domande e tormenti che turbano la sua interiorità a cui mai seguono risposte scontate.Come lui stesso ha affermato in un’intervista rilasciata qualche giorno fa, è stato un disco “scritto per non impazzire”, nato in maniera del tutto spontanea e naturale, senza alcun obiettivo e nulla in programma, partorito interamente dal bisogno di tirar fuori qualcosa e riportare tutto ciò che ha provato nel corso di questa sua lunga assenza: ci ha semplicemente racconta.

Kaos ha rotto il silenzio mantenendo la coerenza, riportando “lacrime rosse che ora scorrono libere” all’interno di un disco in cui egli si mostra tanto critico quanto distante nei confronti di “sta società fallita”, formata da consumatori accaniti, falsi e vili, responsabili di aver accantonato ideali e sentimenti per far spazio a logiche liquide e utilitaristiche prive di alcun fondamento.

Il disco, prodotto quasi interamente da Dj Craim, si sviluppa su undici tracce in cui si assiste alla partecipazione dei leggendari Colle Der Fomento e dei DSA Commando, di particolare rilievo la presenza di questi ultimi: un gruppo ricchissimo di contenuti e forse il più hardcore d’Italia, a cui Marco sceglie di passare il timone.Quelli di Kaos, non sono Chiodi che chiudono una bara ma che appendono un meraviglioso quadro al muro.

Recensione di Salvo Rapisarda.

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Tags: kaos one

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